I socialisti in piazza a sostegno di Martin Schulz per un altra Europa
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Quando l’Europa si diede un embrione istituzionale comune, la seconda guerra mondiale era finita da poco e il mondo correva lungo una linea di confine fissata a Yalta dai Grandi della terra.
La prima ‘Europa’ nacque in Occidente grazie all’iniziativa di leaders lungimiranti che si ponevano l’obiettivo di governare assieme le risorse per la ricostruzione postbellica, carbone e acciaio innanzitutto, di contenere lo stalinismo e di evitare che potesse ripetersi la tragedia provocata dal nazismo.
Il nuovo inizio fu circoscritto a un pugno di nazioni, tutte legate agli Stati Uniti d’America. Con il passare degli anni, la Comunità si allargò fino a ricomprendere larga parte degli stati europei occidentali. La seconda fase si apre con i Trattati di Maastricht, firmati al sorgere degli anni Novanta.
L’Unione Europea diventa un colosso economico. La nascita dell’Euro rende più solide le sue fondamenta e apre la strada alla costruzione di una Europa politicamente più coesa e più forte.
E’ giunto il tempo di aprire con rapidità una terza fase dell’Unione.
Senza unità politica, in assenza di una politica estera e di difesa comuni, carente di integrazione bancaria, l’Europa è destinata a sopravvivere a stento sotto i colpi di un capitalismo finanziario senza regole ed ulteriormente indebolita dalla pretesa di alcuni paesi membri di assumere una posizione egemone sopratutto nella definizione delle linee economiche e delle strategie del credito.
La vita e le prospettive dell'Europa sono legate a urgenti misure capaci di tutelare i diritti dei cittadini e di favorire una rapida fuoriuscita dalla crisi: una tavola dei diritti di libertà scolpita a difesa di tutti i cittadini europei;
la definizione di strumenti finanziari comunitari capaci di tutelare i paesi che in via congiunturale vivano posizioni di difficoltà (Eurobond) e la redazione di nuove regole per il controllo dei mercati finanziari; la previsione di efficaci forme di tassazione delle rendite finanziarie;
una revisione delle misure di stabilità che consentano agli Stati e alle istituzioni territoriali di predisporre efficaci misure anticrisi, misure che non sono escluse dai trattati vigenti;
una politica dell'Unione capace di sostenere gli investimenti nei settori strategici e di attrezzare il continente in una aspra competizione internazionale che ha oggi come terreno l'innovazione e le economie della conoscenza;
la definizione a livello dell'unione di una nuova politica di Welfare non rivolta soltanto agli strati sociali tradizionalmente protetti ma a soddisfare i bisogni di settori professionali e di generazioni che oggi sono essenziali per lo sviluppo ma esclusi da tradizionali politiche del benessere;
il riconoscimento di pari diritti nell'acceso al lavoro e alle misure di tutela di tutte le generazioni;
una politica di sostegno a quei movimenti che in un'area contigua all'Europa, nel mezzogiorno del Mediterraneo e ad Est dell'Unione difendono l'avanzata di principi di libertà, di democrazia, di eguaglianza.
Una politica comune volta a tutelare l’ambiente ed il patrimonio culturale e artistico considerandolo motore di nuove opportunità di sviluppo e occupazione.
A Martin Schulz, nostro candidato alla presidenza della Commissione Europea, chiediamo che riforme ispirate a questi principi abbiano priorità nel lavoro dei vertici dell'Unione. Nell'interesse dei cittadini europei, nel ricordo dei fondatori dell'Europa, di Altiero Spinelli, di quei socialisti che con la costituzione dell'Unione volevano difendere la cultura di un continente che è stata capace di generare i principi della giustizia sociale.
RICCARDO NENCINI, senatore, segretario nazionale del Psi
GENNARO ACQUAVIVA, presidente della Fondazione Socialismo
DOMENICO ARGONDIZZO, costituzionalista
MAURIZIO BALLISTRERI, giuslavorista
ANTONIA BASLINI, imprenditrice
AMEDEO BELLINI, architetto
FABIO BERTINI, storico
MARCO BERTINI, Direttore Fondazione Teatro Goldoni Livorno
GIOVANNI BLANDINO, oncologo
ANDREA CABASSI, psicologo e scrittore
FRANCO CARDINI, storico
NICOLA CARIGLIA, giornalista
GIM CASSANO, Presidente dell'Associalzione Lib-Lab
MARIO P. CHITI, amministrativista
ELISABETTA CIANFANELLI. Architetto e designer
LUIGI COVATTA. Direttore di Mondoperaio
EDOARDO CRISAFULLI, scrittore
GIANNI DA RONCO, Sindaco di Alpignano (To)
NICOLA DEL CORNO, storico
BEPPINO ENGLARO GIUSEPPE FALCI, fisico
SANTI FEDELE, storico
ANGELO GIUBILEO, giornalista
UGO INTINI, giornalista e scrittore
FRANCO MANTI, filosofo
PIO MARCONI, sociologo e giurista
NELLO MAZZONE, giornalista
PAOLA MUTI. Epidemiologa
ALESSANDRA NARDON, saggista
GIANCARLO NOBILE, coordinatore comitato P. Gobetti. Napoli
EERNESTO PAOLOZZI, filosofo
PAOLO PATANE', attivista LGBT, già presidente dell'Arcigay
GIULIANO PENNISI, giuslavorista
GIANFRANCO SABATTINI, storico
ELISA SASSOLI, sociologa
MARIO SERPILLO, presidente
UCI FRANCESCO VELO, economista
GABRIELLA ZUCO, storica dell'arte e designer